FUTURA GESTIONE DEL PARCO ROBERTO BUCCI: L’INCREDIBILE E GROTTESCA FINE DI UN BANDO AD PERSONAM

malpezzi cigno

 

 

 

 

 

 

 

 

Riassunto delle puntate precedenti: nell’estate del 2016 la situazione del Parco Roberto Bucci di Faenza, afflitto da tempo da gravi carenze gestionali, precipita: il parco si trova in uno stato di forte degrado ed abbandono, le acque dei laghetti si presentano sporche e maleodoranti, gli animali ospitati nel parco muoiono a decine e le loro carcasse restano per giorni ad imputridire nei laghetti e nei prati; nessuno fa nulla per impedire il disastro ed i pochi volontari che operano nel parco, privi di indicazioni tecniche e della indispensabile supervisione di un medico veterinario, si arrangiano come possono annaspando penosamente tra carenze gestionali ed evidenti disservizi. Le ripetute segnalazioni e lamentele presentate da numerosi cittadini, dalle associazioni protezionistiche, nonché dal Movimento 5 Stelle, attirano l’attenzione dei mass media che iniziano ad occuparsi della questione dedicandole ampio spazio. L’imbarazzo dell’amministrazione comunale è evidente, alle critiche gli assessori Zivieri e Bandini ed il responsabile del Servizio Giardini Valtieri rispondono in maniera goffa e maldestra tentando di difendere ad oltranza chi, nell’ultimo anno e mezzo, si è occupato della gestione del Parco Bucci, ovvero l’associazione “Aquae Mundi” presieduta dal Dott. Gattelli. Incalzata dal montare della protesta e dal coinvolgimento del Corpo forestale dello Stato, nell’autunno del 2016 l’amministrazione annuncia, con toni trionfalistici decisamente fuori luogo, l’avvio di una serie di lavori di ristrutturazione del parco e l’emissione di un bando per l’affidamento della gestione degli animali e della componente acqua del Parco Bucci. Il 31 dicembre 2016 scade e non viene rinnovata la convenzione che affida all’associazione “Aquae Mundi” la gestione del Parco Bucci.

Nella primavera del 2017 vengono avviati i lavori che vedono la costante ed inspiegabile presenza del Dott. Gattelli che, benché oramai privo di convenzione, sovrintende ai vari lavori di ristrutturazione e, cosa ancora più sorprendente, dona periodicamente al Parco Bucci animali di sua proprietà; tali esemplari vengono poi liberati a più riprese nel parco, nel corso di piccole cerimonie pubbliche alla presenza di assessori, funzionari e giornalisti appositamente invitati per l’occasione. Soprattutto una di queste periodiche liberazioni lascia alquanto stupiti: perché, proprio mentre il parco è un cantiere pieno di operai e di mezzi in movimento, vi si liberano dei nuovi animali? Possibile che né il personale del Servizio Giardini, né il Dott. Gattelli abbiano pensato che quello fosse il momento peggiore per favorire l’ambientamento di nuovi animali nel parco? Ad essere maliziosi verrebbe da pensare che l’intento dell’amministrazione sia quello di ricostruire, agli occhi della cittadinanza, una credibilità ecologista al Dott. Gattelli reduce da un anno e mezzo di disastrosa gestione del parco. Le iniziative propagandistiche a favore del Dott. Gattelli proseguono anche in occasione della riapertura del Parco Bucci avvenuta lo scorso 10 giugno al termine dei lavori di ristrutturazione; anche in quell’occasione il magnanimo biologo provvede a donare al parco degli animali, una coppia di cigni reali, che il Sindaco del Comune di Faenza e l’assessore Zivieri liberano in uno dei due laghetti del parco. Anche in questo caso però, assistendo alla cerimonia, balzano agli occhi dei più smaliziati alcune condotte dubbie ed una gestione non ottimale degli animali. Nello specifico, al momento di liberare i due cigni, il Dott. Gattelli si accorge che, proprio nel tratto di laghetto prescelto allo scopo, giace la carcassa di una piccola anatra morta; il biologo non si perde d’animo, si avvia con passo svelto, raccoglie l’anatra e la lancia dietro un cespuglio. Poco dopo vengono liberati i due cigni reali: peccato che il laghetto sia già occupato da una coppia di cigni neri e, come ogni biologo ben preparato dovrebbe sapere, ogni specchio d’acqua dovrebbe essere occupato da una sola coppia di cigni, indipendentemente dalla specie di appartenenza, a causa della forte territorialità di questi animali. A riprova di ciò, dopo pochi istanti, la coppia di cigni neri si avvicina alla coppia di cigni reali iniziando a minacciarli, alcune persone del pubblico notano il fenomeno e, preoccupati, chiedono delucidazioni al Dott. Gattelli che li rassicura affermando che “…poi faranno amicizia…”. Non sappiamo come sia andata la convivenza forzata tra le due coppie, certo è che nei giorni scorsi uno dei due esemplari di cigno reale è morto senza che, ancora una volta, fosse interpellato alcun medico veterinario, mentre l’altro esemplare versa attualmente in cattive condizioni.

Contestualmente all’avvio dei lavori nel parco, l’Unione della Romagna Faentina, pungolata anche dalle iniziative fuori e dentro al Consiglio Comunale del Movimento 5 Stelle, decide di definire gli indirizzi di una nuova convenzione per la gestione dei Parchi Roberto Bucci e della Rocca con l’obiettivo di organizzare, con chiarezza di compiti e ruoli, la gestione delle due aree verdi. Da tali indirizzi nasce poi un bando la cui gestione fa però sorgere forti perplessità; nello specifico il bando si rivolge esclusivamente alle “associazioni del volontariato” escludendo pertanto l’altro gruppo di associazioni operanti sul territorio che sono le “associazioni di promozione sociale”, inoltre sono ammesse esclusivamente le associazioni del volontariato che hanno sede nella Provincia di Ravenna; stabiliti tali limiti già di per sé molto stringenti, il comune provvede poi a restringere ulteriormente la rosa dei possibili candidati non rendendo il bando pubblico, ma inviandolo solamente a venticinque associazioni selezionate dai funzionari del comune. Infine, nel bando si legge che per chiarimenti è possibile contattare l’Ufficio Legale del Comune di Faenza; alcune associazioni interessate a partecipare provvedono a farlo, ma si sentono rispondere dai funzionari dell’Ufficio Legale che loro non sono stati informati di tale bando e che non sono in grado di fornire alcun chiarimento… Vista la situazione apparentemente poco chiara le associazioni interpellano, di propria iniziativa, alcuni funzionari della Regione Emilia-Romagna chiedendo un loro parere: il giudizio è fortemente critico e negativo tanto che i funzionari interpellati affermano chiaramente che ci sarebbero tutti i presupposti per impugnare un bando così strutturato. Le associazioni interessate, compresa la situazione, rinunciano a partecipare (nonostante gli inviti informali del comune a non farlo, forse per non far brutta figura con un solo partecipante). E’ pertanto possibile affermare tranquillamente che il risultato finale degli stringenti vincoli approntati ad arte dai funzionari del Comune di Faenza hanno portato alla creazione di un bando ad personam ovvero di un bando al quale poteva partecipare, con concrete speranze di vittoria, una sola associazione, un bando letteralmente “cucito” sulle spalle del Dott. Gattelli, esattamente come accaduto qualche tempo fa per favorire il supermercato Conad Arena nella squallida vicenda dell’Arena Borghesi. I sospetti e le preoccupazioni manifestate fin da subito dal Movimento 5 Stelle riguardo al fatto che il bando fosse stato preparato con l’unico intento di favorire il Dott. Gattelli si sono purtroppo concretizzate Mercoledì scorso, quando,alle 13.30, presso la residenza municipale, si è svolta l’apertura dell’unica busta pervenuta per partecipare al bando (lasciamo a ciascuno di voi il “difficilissimo” compito di indovinare quale sia l’unica associazione candidata…).

Arriviamo così all’incredibile e grottesco colpo di scena finale di questa mattina (Venerdì). La commissione che deve valutare le proposte pervenute si riunisce di nuovo per dare lettura dei punteggi attribuiti. Poco più di una formalità, si pensa. In realtà il Dirigente del Settore Lavori Pubblici Parmeggiani ed altri due funzionari dell’Unione della Romagna Faentina si trovano a dover valutare una proposta talmente inadeguata, incompleta e ridicola, da non poter far altro che attribuire al progetto del Dott. Gattelli un voto che dice tutto: ZERO!!! Tutto viene annullato, il bando salta, l’unico candidato in lizza perde nonostante non avesse alcun concorrente.

Il mecenate che dona gratuitamente al Parco Bucci il proprio tempo ed i propri animali, tanto da essere inserito nel gotha degli inauguranti, non è ritenuto meritevole dell’affidamento dei due parchi neppure da coloro che lo hanno incensato, protetto e supportato in ogni modo fino a ieri!!!

Si tratta della prova definitiva di ciò che da sempre ha sostenuto il Movimento 5 Stelle, ovvero che l’associazione “Aquae Mundi” presieduta dal supponente ed arrogante biologo che pensava da tempo di aver già in tasca la vittoria, è inadatta ed inadeguata alla gestione del Parco Bucci e del Parco della Rocca. Ora i maggiori responsabili di questa ridicola ma al contempo grave situazione (i due parchi sono e restano senza una gestione ed i primi a farne le spese sono gli animali che vi risiedono, come dimostra la triste vicenda dei due cigni reali), il Responsabile del Servizio Ambiente Valtieri e l’Assessore Zivieri, il padrino e la madrina del Dott. Gattelli, dovrebbero avere la decenza di farsi da parte. Chiediamo inoltre che il bando venga rapidamente ridiscusso e riformulato in maniera tale da risultare maggiormente aperto a tutte le associazioni del mondo del volontariato operanti sul territorio. Faenza ha bisogno di serietà, competenza, rispetto ed amore per le proprie bellissime aree verdi, non sono più sopportabili gli approcci incompetenti e dilettantistici visti fino ad ora.

Il Movimento 5 Stelle continuerà a tenere attentamente monitorata tutta questa complessa e tragicomica vicenda.


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