La raccolta differenziata paga!

E’ di questi giorni la notizia che il comune di Parma, in base alla nuova legge sui rifiuti dell’Emilia Romagna, incasserà 700.000 euro d’incentivo per il risultato in termini di qualità e quantità della sua raccolta differenziata.

Ora, a parte i complimenti all’amico Pizzarotti, facciamo notare che lui si è installato un anno dopo il nostro sindaco Malpezzi, in una città dove la raccolta differenziata di fatto non esisteva, ed ha fatto partire subito il porta a porta (PaP); da noi, quando Malpezzi è arrivato, era già in atto la sperimentazione in tre frazioni e nel programma di mandato aveva previsto l’estensione a tutta la città, entro il 2015.

Cosa è successo? E’ successo che il nostro gestore della raccolta non ama la PaP ed ha convinto (senza grande fatica) Malpezzi a dire che questa raccolta spinta non è conveniente e che quindi si procederà (con calma) in altro modo.
Due balle e due danni allo stesso tempo: 1) la Pap conviene per la maggior valorizzazione della differenziata e per i minori costi di invio in discarica, con cui si assorbono i costi iniziali per le attrezzature e quelli della manodopera (a proposito: si creano, concretamente, anche molti posti di lavoro!) 2) chi è partito dopo di noi prende gli incentivi e noi continuiamo a scaricare e bruciare rifiuti recuperabili.

Su quali specchi continuerà ad arrampicarsi il nostro inefficiente sindaco?
Il governo della città deve perseguire il bene comune e non gli interessi delle lobby!


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