E l’ampliamento dell’inceneritore Enomondo che fine ha fatto?!?!?!?

Riteniamo che la trasparenza e la chiarezza nei confronti dei cittadini siano valori fondamentali dai quali una buona amministrazione non può sottrarsi. Nonché la prevenzione della salute dei cittadini sia priorità assoluta da salvaguardare.

Nel Dicembre 2014, la cittadinanza è venuta a conoscenza del progetto di ampliamento della centrale termoelettrica Enomondo in Via Convertite non direttamente dal Sindaco. Il primo progetto presentato, per chiedere l’autorizzazione ad Arpa, è stato sostituito principalmente a causa di compensazioni non conformi e non concordate con il Comune di Faenza; il secondo progetto, presentato nel Febbraio 2015, è stato considerato dalla Provincia affetto da errori e approssimazioni gravi negli assunti, nonché carente di altre informazioni, come la mancanza di tutti i dati acustici e gli impatti derivanti dal cantiere (per acqua, traffico e polveri).

La Provincia di Ravenna ha optato per il cambio procedura, da semplice screening a Valutazione di Impatto Ambientale – VIA (26/08/2015), anche dopo l’auspicio del Sindaco nella seduta consiliare del 27/07/2015 (che poi si è preso il merito a mezzo stampa).

Inoltre, in un’intervista di Novembre 2015 il presidente di Enomondo ha espresso dubbi sull’avanzamento del progetto, ipotizzando anche uno stop definitivo a qualsiasi ampliamento.

Abbiamo presentato una interpellanza, che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale utile, (qui il testo del documento) in cui abbiamo chiesto al Sindaco e all’Assessore competente se sono a conoscenza di intenzioni della società diverse da quelle sopra citate; se la società stia organizzandosi per produrre tutta la documentazione necessaria per proseguire con la VIA; se sono altresì a conoscenza che la società abbia ritenuto necessario optare per una rinuncia al progetto; se ritengono sia il caso, secondo il criterio di salvaguardia e prevenzione della salute dei cittadini, di realizzare rilievi di monitoraggio dell’aria in zone adiacenti al sito in oggetto, in condizioni pre-intervento, per poter poi meglio valutare successivamente la differenza della qualità dell’aria dopo un’eventuale modifica all’impianto e, infine, se siano allarmati dai recenti e continui sforamenti di livelli di PM10 in città, per ritenere, ad oggi, di dover procedere alla nomina di tecnici qualificati in grado di valutare competentemente i documenti che verranno eventualmente prodotti.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *