Interpellanze: Punto nascita e lavori stradali

Abbiamo presentato due interpellanze che saranno discusse nel prossimo Consiglio comunale di Lunedì 13 Novembre.

Punto nascita

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Sono anni che il M5S si batte in difesa, prima della Pediatria e poi del punto nascita faentino, e cerca di far conoscere le vere intenzioni del nuovo piano dell’Ausl Romagna. In Consiglio Comunale la maggioranza ha condiviso alcuni documenti, approvati all’unanimità, che andavano a difendere queste realtà. Nei fatti, però, nulla è cambiato e l’intenzione dell’Ausl è ancora quella di porre fine al servizio. Nella nostra Regione già in tre territori si è arrivati alla chiusura dei punti nascita; a nulla sono valse le proteste dei Comitati e di tanti cittadini che si sono opposti, ribadendo le difficoltà a cui le comunità dovranno far fronte a causa di queste decisioni. Anche a Faenza Comitati, cittadini, opinione pubblica e forze politiche faentine sono altamente preoccupati per la situazione attuale.

Essendo fin da subito stata ben chiara l’intenzione dell’Ausl (fin da quando, nell’abulia dell’amministrazione, aveva ferito a morte il reparto togliendo con scuse pretestuose i cesarei programmati) avevamo suggerito, nel recente passato, a tutti coloro che si battono per questa causa, di intraprendere azioni decise ed eclatanti per cercare di ottenere risultati più concreti, come l’attivazione di un presidio continuo di protesta davanti al nostro ospedale fino alla firma da parte dei vertici dell’Azienda di un impegno chiaro e preciso per la salvaguardia e la miglioria del nostro punto nascita; purtroppo, ritenendole erroneamente sufficienti, si è invece deciso di assecondare le parole del direttore Tonini e del Sindaco Malpezzi.

Va ricordato che negli impegni presi dall’Amministrazione faentina c’era anche quello di proporre la modifica della norma richiamata nel decreto Balduzzi del 13 dicembre 2012, che impone la chiusura dei punti nascita al di sotto dei 500 parti. Ad ora, in Regione, nulla di tutto ciò è stato fatto, dimostrando chiaramente l’intenzione di questi politici e amministratori di assecondare il Piano Operativo dell’Ausl Romagna.

Abbiamo chiesto al Sindaco di relazionare sulla preoccupante situazione attuale, su quanto è stato fatto relativamente agli impegni presi anche in Consiglio e sul futuro del punto nascita faentino.


Lavori pubblici e strade

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Tutto ciò che riguarda il suolo pubblico del territorio faentino, in particolare la cura e la manutenzione del manto stradale, deve essere tenuto sotto stretto controllo da parte dell’Ente, in modo da evitare situazioni di incuria e degrado che possano essere pericolose per la comunità. Molte strade secondarie del territorio, alcune in carico alla Provincia, versano in una situazione di degrado totale (Via San Martino, Via Badiazza, ecc..). Nelle province limitrofe nell’ultimo anno si sono effettuate parecchie migliorie per quanto riguarda il manto stradale.

Dall’Ente vengono concessi permessi ad aziende private per lavori di manutenzione delle reti di ogni settore e spesso questi lavori vengono eseguiti su zone appena riqualificate.

Su segnalazione di tanti cittadini ed anche tramite testimonianza diretta, certifichiamo che spesso, dopo la conclusione di lavori svolti da aziende private con regolare autorizzazione, la situazione del manto stradale risulta essere altamente peggiorativa (vedi, solo per fare due esempi, i lavori eseguiti da Tiscanet in Vicolo Naldi, o quelli eseguiti da Italgas in Corso Matteotti).

Se l’Ente, per sua ammissione già in difficoltà a mantenere un territorio decoroso per mancanza di fondi, non vigila adeguatamente su lavori eseguiti e terminati da terzi, si troverà sempre a fronteggiare situazioni peggiorative, con anche l’aggravante della responsabilità diretta se tali opere creeranno poi pericolo o danno per la cittadinanza.

Abbiamo chiesto al Sindaco e all’Assessore se sono a conoscenza di tali situazioni, se l’Ente controlla ogni fine lavori di terzi su suolo pubblico e ne valuta la condizione, per poi tutelarsi in caso di lavori mal eseguiti, se si è fatto un piano operativo per mettere mano alla manutenzione delle strade secondarie del territorio faentino e se per quelle in carico alla Provincia si impegneranno concretamente a sollecitare la stessa ad adempiere ai propri doveri.

 


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