Interpellanza: quale futuro per l’Arena Borghesi?

L’Arena Borghesi, storico, apprezzatissimo e frequentatissimo cinema all’aperto (120 anni di storia e 35 edizioni), l’unico in attività per tutta l’estate, rappresenta oggi uno dei pochissimi luoghi culturali che i faentini possono frequentare con continuità nella stagione estiva all’interno della città.

Faenza è un esempio raro di come il cinema delle sale del centro, all’aperto o al chiuso, possa sopravvivere allo strapotere dei multisala, facendo una politica di offerta di qualità e, perché no, disponendo di ubicazioni di marcata godevolezza come l’Arena Borghesi.
L’area dell’arena venne donata da Vincenzo Borghesi, tramite lascito testamentario, all’Ausl, con la chiara disposizione che la stessa sarebbe dovuta continuare ad essere destinata allo spettacolo, tale e quale, finchè fosse rimasto in vita il nipote (usufruttuario), ma lasciando in questo modo anche un preciso testamento morale che eredi coscienziosi, soprattutto trattandosi di enti pubblici, non dovrebbero minimamente disattendere.

L’area su cui sorge l’Arena Borghesi, di proprietà della Ausl Romagna e situata a fianco del supermercato Conad di via Caffarelli, è stata spesso oggetto di dibattiti e controversie. Negli ultimi sei anni si è spesso discusso di mettere in atto un progetto per ampliare l’area commerciale del Conad, proposta a cui molti cittadini, associazioni e forze politiche, come la nostra, si sono a più riprese opposti per ovviare lo snaturamento del luogo e l’abbattimento degli alberi presenti sul terreno confinante.

Una posizione a favore della difesa di uno spazio pubblico di fronte all’interesse di un privato.

Nel 2013 il Consiglio comunale votò favorevolmente una delibera che siglava un accordo di programma (con validità 10 anni) tra l’Azienda Sanitaria Locale di Ravenna e il Comune di Faenza, con cui quest’ultimo in cambio della messa a disposizione in uso gratuito all’Ausl di tre aule all’interno del complesso Ex Salesiani per ospitare studenti dei corsi di scienze infermieristiche, riceveva dalla stessa Ausl, come cessione gratuita, il complesso Arena Borghesi, compresa la confinante Ex-officina. Con l’obiettivo dichiarato di consolidare l’attività della struttura come cinema all’aperto (azione considerata di rilievo strategico e di interesse pubblico, come appositamente indicato per mezzo di un progetto puntuale dal PSC di Faenza approvato nel 2010) e l’impegno di riqualificare e restaurare tutta l’area. Accordo, condizionato dalla successiva approvazione della regione Emilia Romagna, su cui non si è più saputo nulla.

Abbiamo appreso in questi giorni, a mezzo stampa, che l’Ausl Romagna, ha sancito la vendita di tutta l’area (Arena Borghesi ed Ex-officina) emettendo un bando per asta pubblica. Il prezzo a base d’asta per l’intero complesso è pari a 318 mila euro e scade il 18 Maggio.
Si sono quindi intensificate, nuovamente, polemiche e voci che riguardano il futuro dell’Arena Borghesi, o quantomeno l’integrità dell’area su cui sorge.

Abbiamo presentato una interpellanza (qui il testo completo del documento), che verrà letta durante il prossimo Consiglio comunale di Giovedì 27 Aprile, per chiedere al Sindaco e all’Assessore competente qual è e quale sarà il ruolo del Comune in questa vicenda, quale sarà il futuro dell’Arena Borghesi e tante altre domande.

Stay tuned!


AGGIORNAMENTO

Nel pomeriggio di Venerdì 12 Maggio, dopo l’incredibile silenzio in aula consiliare, ci è pervenuta la risposta scritta dell’Amministrazione alla nostra interpellanza sull’Arena Borghesi, a firma del Sindaco Malpezzi. Le risposte alle tante nostre domande ci sembrano parziali e incomplete.

Viene ribadito nuovamente, e questo ci fa piacere, che l’amministrazione si adopererà per garantire la continuità dell’attività di cinema all’aperto dell’Arena.

Ma, soprattutto, facendo riferimento alla scheda A.1 del RUE approvato in Consiglio comunale nel Marzo del 2015 (non con i nostri voti), si continua ad avvallare e sostenere l’opinione che l’unico modo per restaurare e riqualificare l’area sia quello di cedere una porzione dell’attuale Arena (l’area verde in cui sono presenti gli alberi) al confinante supermercato Conad, che in cambio di un allargamento dei propri spazi effettuerà i lavori necessari.
Scelta, motivo principale da anni del dibattere e della mobilitazione di forze politiche, associazioni, gestori dell’Arena e società civile, per noi profondamente sbagliata perchè andrà a snaturare l’area e a comprometterne l’identità.

Nell’ottica dell’indispensabile ristrutturazione dell’area andrebbero perseguite altre strade, ma evidentemente l’amministrazione non la pensa così.

Apprendiamo inoltre che la cessione gratuita dell’Arena al Comune da parte dell’Ausl, prevista nell’accordo di programma tra le parti stipulato nel 2013, non è andata in porto per decisione della Regione che ha ritenuto più corretto ed opportuno che l’Ausl emettesse un bando di cessione tramite asta pubblica, costruito ad arte, visto gli interessi e le cifre in ballo, per far vincere il Conad (anche l’amministrazione stessa lo dà già per scontato), che darà inevitabilmente il via allo scambio previsto nel RUE e allo snaturamento dell’Arena.

Tutto ci sembra già deciso: interessi privati che prevalgono su quelli pubblici.

Noi non ci stiamo, continueremo a seguire la vicenda e a batterci, in buona compagnia, per difendere l’integrità dell’area.


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