Bambino Rom non accettato a scuola. Simbolo del fallimento del progetto di integrazione dell’amministrazione

BAMBINO ROM NON VIENE AMMESSO ALLA PRIMA ELEMENTARE: I SERVIZI SOCIALI NON L’HANNO ISCRITTO!

Basta dare tempo al tempo e le bugie che l’Amministrazione ha somministrato ai faentini rispetto al progetto rom inevitabilmente esplodono in tutta la loro evidenza.

Quanto accaduto qualche giorno fa però ha dell’incredibile.
Un bambino rom di 6 anni, nato e residente nella nostra città, affidato dal Tribunale dei Minori di Bologna ai Servizi sociali di Faenza che sono stati espressamente incaricati di “attuare progetti di inserimento scolastico”, si è visto negare l’ingresso in classe in quanto i Servizi sociali NON hanno mai provveduto ad iscriverlo. E non certo per dimenticanza.

Nel corso delle ultime settimane, infatti, la famiglia ha sollecitato più volte i Servizi sociali in merito alla iscrizione del bambino ricevendo risposte evasive tanto che lunedì scorso la mamma si è rivolta alla segreteria del plesso scolastico che, a sua volta, l’ha indirizzata ai Servizi sociali in quanto “così prevede l’accordo Comune- Scuola”. Poiché i Servizi sociali erano già stati interpellati, la famiglia ha ritenuto superfluo rivolgersi nuovamente a loro e questa mattina la mamma ha accompagnato il fratello maggiore e anche il neo alunno che, per l’occasione, aveva voluto indossare il grembiule ed era desideroso di entrare in classe. “Se mi accettano”, ha detto. Forse non possiamo capire fino in fondo quali sentimenti possa avere provato stamattina quel bambino desideroso di frequentare la scuola ma sappiamo con certezza che la sua mancata iscrizione per opera dei Servizi sociali costituisce una grave omissione.

Ancora più grave e stridente visto il “MONITORAGGIO dell’assolvimento dell’obbligo scolastico” enunciato nel documento dell’Amministrazione: “Percorso di analisi e integrazione dei nuclei di etnia rom residenti nel Comune di Faenza” ( 21/03/2016).

Il M5S ha avuto modo di manifestare più volte nelle sedi istituzionali – vedi Commissione V – e pubblicamente, ampie e motivate riserve sul percorso di integrazione dei rom avviato a Faenza nel 2015-2016.

Siamo ancora in attesa del resoconto dettagliato del progetto rom che è costato ai faentini 10mila euro ed è stato tutto fuorché trasparente e coerente rispetto a quanto sottoscritto.
Ma ormai è chiaro che alla nostra Amministrazione, e non solo, i rom interessano in funzione degli 85mila euro attesi dalla Regione. Per fare altri danni.


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